AVVERTENZE: non leggere questo articolo se non hai idea di come si suona la fisarmonica e se la parola micromanagement andresti a cercarla su Wikipedia.
Lo so che ci sono pessimi capi che ficcano il naso dappertutto, che dicono a tutti cosa fare e che vogliono autorizzare tutto (con lo stesso pericoloso stile di guida di quell’autista che si mette a voler condurre un autobus stando seduto nell’ultima fila di sedili).
Lo so che ci sono anche ottimi capi che guidano con un approccio ancora più allarmato e per legittimi motivi: sanno che i loro sottoposti non sanno cavare un ragno fuori dal buco e sono pericolosamente testardi per ammetterlo (come quell’autista di autobus a cui non resti altro posto che l’ultimo in fondo perché tutti quanti han voluto stare davanti per guardare dai finestrini e tenere il volante!) :-)))
E quando i capi possono far conto su collaboratori capaci e responsabili, come devono fare?
Devono fare quello che fa un suonatore di fisarmonica (se ci clicchi sopra puoi vedere un simpatico e gradevole tutorial video).
Avvicinatevi stretti ai vostri uomini “spremendo il mantice della fisarmonica” solo quando hanno bisogno di voi e la vostra presenza è fondamentale, e allontanatevi “lasciando suonare la tastiera” quando invece sapete che possono e devono cavarsela da soli mettendoci del proprio, e voi risultereste invadenti e autoritari.
E quand’è che la vostra presenza e il vostro micromanagementsono fondamentali?
- quando portate un bagaglio di esperienze superiori e uniche
- quando con la vostre decisioni date un’accelerata determinante
- quando la vostra azione suggella un esempio di best practice
- quando senza di voi si rischia di commettere errori costosissimi
- quando la vostra presenza testimonia una priorità aziendale e promuove l’avvio di iniziative strategiche
- quando avete una relazione personale talmente stretta con un cliente o un partner, che essere seduti al tavolo cambia notevolmente il gioco. 😉
Se conoscete le vostre persone e le loro capacità, e vi mettete nei loro panni, sapete quando dovete esserci e dovete affiancarvi a loro.
Allo stesso modo, dovete sapere quando “aprire il mantice e far suonare la fisarmonica”, cioè lasciare ai vostri piena libertà di azione e di responsabilità, mettendovi in disparte e osservandoli dall’alto.
Se vi stimano e riconoscono che siete veramente impegnati al loro fianco e a sostenerli, in entrambi i casi daranno il massimo per voi e per l’azienda.
P.S. Ringrazio le lezioni di Jack Welch, il più grande manager mai esistito (per me).
[…] i link ai due articoli citati: 1 Pillole di leadership pratica per chi vuole fare il vero capo 2 Strategia (epica) ed esecuzione […]
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