La perfezione si ottiene non quando non c’è più niente da aggiungere, ma quando non c’è più niente da togliere” (Antoine de Saint-Exupéry)
Quando stai imparando qualcosa di nuovo utilizzi al massimo una parte del cervello che si chiama corteccia prefrontale. Se hai letto i miei articoli precedenti saprai che “pensare concentrandosi” consuma energia tanto quanto uno smartphone con GPS, bluetooth e wireless dimenticati accesi: dopo 45 minuti ha solo più il 2% di carica e ti tocca pure spegnerlo perché è anche diventato caldo come una mattonella rovente.
Quando invece hai imparato qualcosa a livello inconscio, il 90% della tua energia mentale è disponibile per altro. Ad esempio quando guidi non ci pensi praticamente più a quello che fai ed è per questo che puoi permetterti di rischiare la vita distraendoti con lo smartphone che hai appena rimesso in carica.
Si tratta di sviluppare automatismi, e permettere a questi automatismi di condurti a livelli sommi di creatività, eccellenza e maestria.
Gli artisti e i campioni padroneggiano i fondamentali e l’esecuzione a livello talmente inconscio dal potersi permettere di concentrarsi sui “colpi” e il “tocco” da maestro dominando il campo o il palco con la propria classe indiscussa.
“La pratica e l’esercizio non rendono perfetti. Solo perfezionarli continuativamente rende perfetti.”
Come si sviluppano automatismi? Scoprilo leggendo il numero 2 di Focus Massimo che è appena uscito in edicola e che ti lascio leggere gratis a patto che tu voglia condividerlo o consigliarne la lettura, può fare solo del bene divulgare questi consigli. Ti ringrazio sin d’ora.
Ricordati del patto… :-))) Massimo